Descrizione
Tra i prodotti tipici romagnoli, al barattolo in vetro del Savor viene riservato un posto di eccellenza perché vero frutto della terra, della lavorazione tradizionale legata alla vendemmia, tanto da essere tuttora quasi sconosciuto, ancora oggi, nelle zone di mare.
Le famiglie contadine dell’entroterra romagnolo, infatti, durante la vendemmia di fine settembre e inizio ottobre, ricorrevano alla ricetta tradizionale del Savor, utilizzando ogni frutto che la terra offriva in quel periodo, senza che nulla venisse buttato, facendo scorte per l’inverno che sarebbe seguito.
Nel tipico Savor di Romagna, quindi, veniva inizialmente bollito il mosto d’uva, appena pigiato, poi vi si aggiungeva la frutta (mele cotogne, pere, prugne, scorze d’arancia e tutta la frutta secca di cui si disponeva) in modi e quantità che variano da zona a zona.
Gli ingredienti utilizzati nel Savor (mosto d’uva e frutta, di stagione e secca) producono come risultato una confettura sostanziosa, ricca di zuccheri, indispensabili nel lavoro da svolgere, giorno dopo giorno, nelle campagne romagnole. Una volta pronto il Savor, tra le metà e la fine di ottobre, in Romagna di lì a poco, ai primi di novembre, è tempo di Formaggio di Fossa, come quello di Sogliano di Romagna, quindi in queste zone era tradizione che venissero consumati assieme.