Descrizione
Gli strigoli (o “stridoli” in Romagna) restano uno dei gusti più classici della tradizione gastronomica contadina, tanto povera quanto sapiente, perché, pur crescendo spontaneamente senza particolari esigenze un po’ ovunque, la raccolta dei germogli deve avvenire poco prima della fioritura, evitando che le foglie si facciano troppo coriacee.
La principale caratteristica di queste pianta glabra (nota scientificamente come “Silene rigonfia” o “Silene Vulgaris”) è infatti la forma a palloncino del fiore, come un calice rigonfio che mantiene tale forma fino ad irrigidirsi al termine dell’estate quando, nelle mani dei bambini, era semplice e divertente farli scoppiare o sfrigolare. Da qui il nome romagnolo di “strigoli” o “stridoli”.
Con lo stesso significato, essendo il fiore ampiamente diffuso in tutta Italia e in diverse varietà, è noto in modo differente a seconda delle zone: ad esempio “schioppettini” o “carletti”.